Questo articolo, vuole essere un breve vademecum per chi si appresta a far costruire una casa in bio edilizia. Chi sono le figure professionali, quali sono i passi da fare.
Se non si dispone del terreno, il primo passo sarà la ricerca di questo ma, in questo caso, ipotizziamo che lo si abbia. A questo punto il primo passo è la progettazione architettonica. Questa è la prima e, forse, più importante scelta! Ci si può rivolgere ad un progettista di propria fiducia o ad un progettista legato, direttamente o indirettamente, al costruttore, o all’impresa. L’essenziale è che il progettista sia espertodi bio edilizia e che abbia già portato a termine cantieri. Questo è essenziale perché potrà guidarvi nelle scelte. Avendo esperienza specifica il progettista, l’ordine di scelta è: libero professionista, libero professionista consigliato da impresa/costruttore, progettista interno di impresa/costruttore. Questo in quanto i primi due dovrebbero essere più neutrali nelle scelte.
Se invece avete un progettista di assoluta fiducia che condivide la vostra scelta di costruire in legno ma non ha esperienza a riguardo, tramite lui dovrete trovare un consulente, come me, di un impresa/costruttore che vi segua.
Veniamo alla tecnica costruttiva e, limitiamoci alle due principali, xlam o telaio. Quali le differenze, quale scegliere? L’xlam è un pannello di lamellare incrociato, completato in stratigrafia da materiale isolante. Il telaio è un telaio di legno vuoto, riempito con materiale isolante. Volutamente la spiegazione è semplicistica. L’xlam è più strutturale, il telaio più performante. Sempre per dare una indicazione semplicistica e di massima, sopra i tre piani si deve utilizzare l’xlam, fino ai due piani è preferibile il telaio. In ogni caso sarà il progettista o il consulente che dovrà indirizzarvi su cosa utilizzare.
L’importanza della stratigrafia. Le pareti sono tutte uguali? NO. Vi sono differenze di prestazioni e di costo importanti a parità di parete, bisogna avere competenza per poter fare comparazioni di costo tra una quotazione ed un’altra. Personalmente consiglio materiali traspiranti che non obblighino necessariamente l’uso della VMC ma che questa resti una scelta legata a classe energetica e stile di vita.
Bene, progetto architettonico finito, scelte fatte per materiali, impiantistica e produttore. Il Progettista ha già verificato con l’Ufficio Tecnico del vostro Comune, che il progetto abbia le caratteristiche per poter essere presentato, quindi si potrà procedere con la richiesta del Permesso di Costruire.
Mutuo? Polizza incendio? Postuma decennale?
Qui è nuovamente indispensabile il lavoro del Consulente, vi è molta ignoranza da parte di buona parte del sistema bancario ed assicurativo. Non è assolutamente complicato ottenere il mutuo ed assicurare un immobile in bio edilizia ma, se la banca o l’assicuratore che avete interpellato non ha esperienza, facilmente vi sentirete dire che non si può fare. A questo punto il Consulente può intervenire o dando le informazioni a questi ultimi o appoggiandovi ad altro Istituto/Agenzia. Per quanto riguarda la postuma decennale, non è obbligatoria ma potete chiederla in fase di contrattazione al Costruttore.
In conclusione, è un percorso esperienziale che può essere molto piacevole perché avrete il timone su tutte le scelte e, pur con qualche compromesso, a meno che non disponiate di budget illimitati, arriverete alla realizzazione della casa dei vostri sogni. Ma se vi affidate alle persone sbagliate il sogno si trasforma in incubo! Quindi prendetevi un po’ più di tempo nella fase iniziale, incontrate più Progettisti e/o costruttori, fate domande, cercate riscontri, in questo modo troverete sicuramente i giusti compagni di viaggio per quest’avventura!