Come cambia il mercato alberghiero in Italia

Qualche considerazione a margine del VIII Rapporto sul sistema alberghiero e turistico ricettivo in Italia, di Federalberghi.

Il mercato turistico alberghiero italiano in crescita ed in forte crescita sono anche gli investimenti. Il primo dato che mi è saltato all’occhio è come sia mutata dal 2000 ad oggi l’offerta alberghiera in Italia. È triplicata la presenza di 5 stelle e 5 stelle superior, raddoppiata quella dei 4 stelle, rimasta pressoché invariata quella dei 3 stelle e drasticamente diminuita quella dei 2 e di una stella, probabilmente anche per la nuova collocazione dell’offerta di b&b, agriturismo, alloggi privati. Contemporaneamente alla crescita dei 4 e 5 stelle vi è anche la diminuzione del loro numero medio di camere.

Dimensione media degli alberghi come numero di camere per categoria nel 1990 e nel 2015.
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Fonte: VIII Rapporto sul sistema alberghiero e ricettivo di Federalberghi

Questo ultimo dato lo incrocerei con quello delle presenze turistiche dall’estero in Italia. La quota di occupazione camere dall’estero è aumentata rispetto a quella interna. Sono variati anche i flussi dai paesi, gli Stati Uniti, dopo la Germania, si colloca al secondo posto, è importante anche la presenza di turisti dalla Cina, si affacciano flussi turistici “nuovi” come quello australiano. L’Italia è divenuta leader europea per la presenza di turisti extra-UE.

Contemporaneamente al mercato stanno cambiando anche gli alberghi, la diminuzione delle camere, nei 4 e 5 stelle, è a fronte di un aumento della qualità con spazi comuni più importanti e aumento di suite ed appartamenti.

Parlando di arredo ed allestimento anche questo segue un aumento qualitativo ma anche necessità ed abitudini diverse da parte dei nuovi fruitori.

Il settore turistico si conferma uno dei più importanti settori dell’economia italiana, la mia personale speranza è che lo diventi sempre di più e che aumenti la qualità dell’offerta da parte di tutto il comparto.

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arredare una farmacia.

Negli ultimi dieci anni, tante attività e servizi sono cambiati radicalmente, la farmacia è uno di questi.

Quando ero piccolo, ricordo la farmacia come il luogo in cui si andavano “a ritirare” le medicine prescritte dal medico o dove si andava quando si voleva ricevere un parere od una cura, senza andar dal medico. Ovvio, questo è il mio ricordo, ed è un ricordo da bambino non certo una analisi settoriale.

Tuttavia è evidente che oggi la farmacia è, anche, uno store altamente specializzato, dove oltre ai medicinali, ai preparati farmaceutici ed alle analisi diagnostiche si va anche ad acquistare cosmesi, prodotti per animali, prodotti per l’igiene e ancora altro

Uno spazio, quindi complesso, con esigenze che possono sembrare divergenti.  A tutti sarà capitato di entrare in farmacie che assomigliano a bazar con prodotti dappertutto.  La farmacia è uno spazio che non si può progettare ed arredare “da soli”, per soli, non intendo il farmacista ma il progettista, l’arredatore. Serve confrontare diversi tipi di professionalità e competenze, in primis il farmacista che dovrà ricevere uno spazio “calzato su misura”, assieme allo Studio di progettazione,  ad esperti di comunicazione, di visual marchandising, illuminotecnici, curatori di eventi, in sostanza un team che possa analizzare i vari aspetti, compreso quello dell’investimento economico e dell’aumento previsionale del volume d’affari.

Questo è il corretto modo di procedere, mettere insieme un team multidisciplinare per sviluppare, o coadiuvare,  i progetti di allestimento delle farmacie, un team di consulenti a disposizione del farmacista.

 

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Costruire una immagine

Heydar Aliyev Centre Baku Azerbaijan
HEYDAR ALIYEV CENTRE – Design Zaha Hadid

Che si tratti della propria casa, dell’azienda o di una attività ricettiva, la prima impressione di voi che si fa qualcuno che non vi conosce è guardando l’arredo. Può essere originale, sofisticato, ricercato, casual, mai deve essere banale.

Ora per ciò che riguarda la propria casa e la propria vita privata ci si può anche pienamente disinteressare di ciò che la gente pensa di noi ma se riguarda la nostra vita professionale è un lusso che non possiamo concederci!

In questo caso dobbiamo parlare di “immagine coordinata”, ossia tutta la nostra comunicazione, verbale e non verbale, deve trasmettere lo stesso messaggio. L’arredo rientra nella comunicazione non verbale.

Un buon lavoro di “immagine coordinata” contempla la personalizzazione dell’arredo, ossia disegna uno o più elementi di arredo che dovranno essere realizzati su misura. Facciamo un esempio facile e parliamo di un albergo, secondo voi vi resterà più impresso se ha una “immagine” unica o se ve ne ricorda altri cinquecento uguali magari visti in giro nel mondo.

Soul Farm Hotel - Castello di Montaldo(TO)
Soul Farm Hotel – design G.Arnaudo

Uno degli effetti negativi della globalizzazione è questo, quindici anni fa se andavi in un centro commerciale in Brasile o in Spagna (per stare più vicini) era molto differente dall’Italia, oggi è tutto uguale dappertutto, stesse aziende e stessi “contenitori”. In un contesto come quello attuale, discostarsi fa la differenza, si esce dal gruppo e ci si può rendere più visibili.

Lavazza – Design Crea International

 

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