Qualche informazione tratta dal secondo rapporto case ed edifici in legno di FLA. Partiamo da un dato incoraggiante:l’Italia è il 4° paese produttore in Europa e, nonostante il perdurare della diminuzione dei permessi di costruire in Italia, le costruzioni in legno non hanno subito cali di mercato.
Vediamo ora com’è composto questo mercato. Si è incrementato di molto il numero dei produttori, in realtà la maggioranza di questi sono assemblatori, ossia fanno da general contractor ma non hanno produzione. Questa grande quantità di offerta ha frammentato molto il mercato e quasi il 50% delle costruzioni sono commissionate ad aziende che costruiscono da una a tre case l’anno, mentre i grandi edifici(edilizia pubblica, condominii..)sono in carico ad aziende più grandi e strutturate ed alle imprese specializzate.
Il mercato è localizzato principalmente nel nord Italia ma, complici ahimè i sismi, sta crescendo molto nel centro Italia nelle zone colpite dai terremoti. Per ciò che riguarda la tecnica costruttiva, il telaio è ancora quello più utilizzato ma è cresciuto anche l’utilizzo di xlam (molto probabilmente è da attribuirsi alla crescita dei produttori/assemblatori, oltre che per l’edilizia pubblica, dove è quasi una scelta obbligata).
Per quanto riguarda i prezzi di riferimento, registrano un allargamento della forbice andando dai €1100/mq ai €1600/mq per un chiavi in mano.