
Che si tratti della propria casa, dell’azienda o di una attività ricettiva, la prima impressione di voi che si fa qualcuno che non vi conosce è guardando l’arredo. Può essere originale, sofisticato, ricercato, casual, mai deve essere banale.
Ora per ciò che riguarda la propria casa e la propria vita privata ci si può anche pienamente disinteressare di ciò che la gente pensa di noi ma se riguarda la nostra vita professionale è un lusso che non possiamo concederci!
In questo caso dobbiamo parlare di “immagine coordinata”, ossia tutta la nostra comunicazione, verbale e non verbale, deve trasmettere lo stesso messaggio. L’arredo rientra nella comunicazione non verbale.
Un buon lavoro di “immagine coordinata” contempla la personalizzazione dell’arredo, ossia disegna uno o più elementi di arredo che dovranno essere realizzati su misura. Facciamo un esempio facile e parliamo di un albergo, secondo voi vi resterà più impresso se ha una “immagine” unica o se ve ne ricorda altri cinquecento uguali magari visti in giro nel mondo.

Uno degli effetti negativi della globalizzazione è questo, quindici anni fa se andavi in un centro commerciale in Brasile o in Spagna (per stare più vicini) era molto differente dall’Italia, oggi è tutto uguale dappertutto, stesse aziende e stessi “contenitori”. In un contesto come quello attuale, discostarsi fa la differenza, si esce dal gruppo e ci si può rendere più visibili.
